Disturbo da Stress Post-Traumatico: Alberto Burri
- Celeste Giacomi
- 24 lug 2020
- Tempo di lettura: 3 min

•“𝑅𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑃𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎“•, 1964 Alberto Burri Latex combusto su tela. Città di Castello (Perugia) Fondazione Burri
•𝗗𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁-𝗧𝗿𝗮𝘂𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗮 𝗦𝘁𝗿𝗲𝘀𝘀• Perchè con il PTSD voglio parlarvi di “Rosso Plastica” di Burri?
Alberto Burri è stato un medico ufficiale durante la seconda guerra mondiale, è stato catturato in Africa e qualche anno dopo rinchiuso in un campo di concentramento in Texas. Dopo queste esperienze traumatiche tornato in Italia abbandona la medicina e si dedica esclusivamente all’arte. J.J. Sweeney, nelle grandi Plastiche Rosse, vede all’opera una sorta di pittore-chirurgo, che interviene su “carne” e “ferite” (il quadro è carne viva e l’artista il chirurgo). Carne viva che Burri ha dovuto ricucire e sanare durante la seconda guerra mondiale. È ovvio che l’ispirazione artistica di Alberto Burri sia stata influenzata da tutte le esperienze vissute durante la guerra e quindi dal trauma.
• Il linguaggio di Burri viene definito informale materico e richiama l’espressionismo astratto degli americani. L’irruzione improvvisa del trauma lo ha portato a realizzare opere per raccontare il male della guerra: pezzi di plastica bruciati (Combustioni) sacchi strappati e rammendati (Sacchi), materiali secchi e consunti (Cretti). Quando guardiamo l’opera proviamo una sorta di empatia materiale; riusciamo ad immedesimarci in un pezzo di plastica torturato: “Torturo un telo di plastica e tu sentirai ció che prova chiunque sia straziato dal dolore”.
• È innegabile che Burri sia stato traumatizzato dalla guerra; egli ci induce a pensare che il male di una cosa è sempre anche il nostro male. Quello che interessa all’artista è pervenire ad una forma che sappia entrare in contatto con il carattere ustionante e crudele del reale. In “Rosso Plastica” la fiamma ossidrica viene sparata direttamente sulla materia con la stessa violenza delle immagini mentali che rimandano alla guerra.
•Il 𝗗𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁-𝗧𝗿𝗮𝘂𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗮 𝗦𝘁𝗿𝗲𝘀𝘀 è un disturbo che si manifesta a seguito di un evento traumatico ( terremoto, incidente, violenza fisica, psicologica o sessuale). Il trauma è una reazione psichica in risposta ad un fattore traumatico (stressor), da cui scaturiscono emozioni angoscianti e intollerabili che comportano l'intero coinvolgimento della persona per poterle gestire.
I sintomi possono essere raggruppati in tre specie: 1. La re-sperimentazione del trauma attraverso ricordi, sogni angoscianti e incubi notturni, flashback dal carattere intrusivo e ricorrente, episodi dissociativi durante i quali la persona sente e agisce, a livello percettivo e affettivo, come se stesse rivivendo l’evento; 2. L’evitamento di tutte le situazioni che rievocano il ricordo traumatico fino all’amnesia dissociativa e all’appiattimento delle risposte affettive che comportano un senso di distacco e di estraniamento, indifferenza, ritiro sociale e riduzione degli interessi; 3. L’iperattivazione (hyperarousal) che si manifesta con una difficoltà a modulare il grado di attivazione (arousal) anche di fronte a sollecitazioni ambientali di lieve entità, con la presenza di irritabilità e scoppi di collera improvvisi, ipervigilanza e risposte di allarme, alterazioni del sonno e disturbi della concentrazione e della memoria.
• Nelle esperienze traumatiche la qualità dei ricordi è caratterizzata da un senso di irrealtà che compromette la possibilità di un recupero degli eventi; nel ricordo di un evento traumatico, ad agire, è l’impatto emotivo che l’evento ha avuto sulla psiche del soggetto.
• Dall’esperienza clinica emerge che è sufficiente un semplice stimolo per suscitare il ricordo depositato nella memoria implicita di un’esperienza traumatica; esso è in grado di attivare le emozioni e le sensazioni legate a quell’esperienza. Se i soggetti traumatizzati vengono esposti a specifici stimoli emotivi o sensoriali essi hanno la percezione di rivivere sensazioni, o intraprendere azioni legate al trauma subito.
• La tipologia di questi stimoli è varia e non è necessario che siano terrificanti perché qualunque sentimento o sensazione legata all’esperienza traumatica, può fare da innesco nel richiamare le sensazioni associate a quell’esperienza.
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